ORIENTAMENTO PSICOPEDAGOGICO E FORMATIVO

Lavorare nelle emozioni e con le emozioni

Il progetto educativo

È importante sottolineare che le scuole dell'infanzia del territorio sono quasi tutte coordinate, o meglio hanno come dirigente scolastico un insegnante o ex insegnante. Questi ultimi hanno, spesso, un background formativo ed esperienziale unicamente di tipo pedagogico.

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Rispetto per il bambino e per la sua individualità

Spinto dal mio percorso formativo come psicologo / psicoterapeuta a orientamento umanistico, oltre che dai miei vissuti personali, avevo una mia visione molto diversa della scuola dell'infanzia e asilo nido. Avevo la sensazione che, la scuola in genere e in particolare quella di questa fascia di età (0 - 6 anni), così critica per ovvi motivi, fosse caduta in una specie di "immobilismo pedagogico", tanto più sterile quanto prolungato nel tempo.


Inizialmente, anche nella mia scuola, le insegnanti, con una formazione vecchio stampo e con la complicità/superficialità di molte famiglie, proponevano, troppo spesso, schemi educativi improntati su un buonismo sciatto e poco impegnativo. 


D'altra parte era (e in alcune realtà è ancora così) opinione condivisa dalle insegnanti che ogni anno scolastico le nuove reclute fossero "diverse", attribuendo a questo termine un significato peggiorativo: "i bambini sono sempre svogliati, pigri, non hanno senso di appartenenza, non rispettano nessuno, se ne infischiano di qualsiasi cosa si proponga loro".

Fabio Bisonzo

Per questo motivo l'obiettivo primario della scuola dell'infanzia e asilo nido "Il Mondo dei Piccoli" è lavorare nelle emozioni e con le emozioni.


  • laboratorio creativo per bambini

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  • bambini che giocano al tiro alla fune

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Per crescere, per giocare 

Presso Il Mondo dei Piccoli l'apprendimento diventa un processo autogestito e si sviluppa a partire dall'esperienza, ognuno apprende facendo; la riflessione e la concettualizzazione partono dai fatti e dai vissuti delle persone. 


Il centro di interesse diventa la persona e la metodologia stessa si centra sulle strutture e sulle dinamiche attraverso le quali le persone possono arrivare ad autogestire il loro processo di sviluppo. 


La psicologia umanistica si prefigge di cambiare la società attraverso la valorizzazione e il rispetto delle persone: anziché ricorrere a maestri o esperti, il movimento umanistico unisce gli sforzi di coloro che cercano di portare nella scuola un modello centrato sull'uomo e mirato a creare le condizioni che promuovono lo sviluppo e la salute fisica e mentale.

La didattica delle emozioni

Il concetto di "intelligenza emotiva" è stato reso popolare da Daniel Goleman negli anni '90: egli afferma che la rivalutazione di un mondo emotivo interno costituisce l'unica strada percorribile per contrastare la crescente disconnessione tra esseri umani.


Fa riferimento a quell'insieme di competenze affettive, empatiche e di rispecchiamento reciproco fondamentali per (ri)creare un clima di profonda condivisione tra le persone.

La nostra filosofia
  • gruppo di bambini che gioca

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La metodologia Magic Circle-time

Già da qualche anno abbiamo introdotto il "Magic Circle-time", come strumento per trasformare una classe in un gruppo primario, potenziando le capacità di ascolto, di espressione e di interazione tra i bambini. Il "Circle-time" è una metodologia dell'educazione socio-affettiva che ha lo scopo di migliorare nell'individuo la conoscenza di sé e di facilitare nel gruppo-classe la comunicazione tra i membri. 


A livello individuale il suo scopo è infatti lo sviluppo dei sentimenti di accettazione, di sicurezza e fiducia in sé e negli altri, delle capacità di risolvere problemi interpersonali e di affrontare situazioni di stress emotivo. A livello di gruppo mira a promuovere comportamenti e atteggiamenti di collaborazione, solidarietà, tolleranza per la diversità.

Contemporaneamente ricercatori di differente provenienza culturale iniziarono studi destinati a convergere su un'unica realtà: gli esseri umani sono programmati per connettersi e la sfera emotiva, attraverso l'empatia, sembra essere il vettore in grado di mediare ogni connessione.


L'insieme di tali ricerche ha spostato l'interesse dal concetto iniziale di Goleman circa l'intelligenza emotiva, giudicata nel tempo troppo statica, a quello più duttile di "educazione emotiva".



Negli ultimi anni è stato tentato un ulteriore salto, proponendo ai docenti un modello pratico e operativo per promuovere il benessere in classe. Le teorie che hanno contribuito a rendere il modello della "didattica delle emozioni" particolarmente efficace e operativa appartengono a differenti aree di pensiero, alcune contigue, altre apparentemente lontane.

  • attività ludica e cognitiva

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